NOTA: Questo articolo è una trascrizione di un video presente sul mio canale YouTube. Realizzo queste trascrizioni per coloro che hanno bisogno di cercare (o citare) facilmente un punto specifico del video. O che preferiscono la lettura all’ascolto.
Rispetto al video il testo è leggermente modificato per rendere la lettura più scorrevole. Visto che l’originale è un video – quindi un contenuto discorsivo – non ha ovviamente lo stesso grado di approfondimento di un contributo pensato per essere in forma scritta. Per quelli vi rimando all’elenco delle mie pubblicazioni.
Video: Il percorso alchemico di Anri di Astora (Dark Souls III)
Allora, eccoci qua per parlare del percorso di Anri in Dark Souls 3 come una sorta di chiave di lettura alchemica. Se non mi conoscete Io sono Francesco Toniolo, sono un professore universitario esperto di videogiochi. E ho trattato questo argomento in uno dei miei libri che è Le nuove anime oscure, uno dei miei due saggi dedicati al mondo dei Souls. Potete comprarlo da Amazon insieme a Queste anime oscure. in entrambi i libri ho preso volta per volta, capitolo dopo capitolo, personaggi, ambientazioni, meccaniche dei Souls – quindi non solo Dark Souls ma anche Bloodborne, Sekiro eccetera – e sono andato a parlare di tutta una serie di questioni anche culturali, che emergono in filigrana all’interno di questi videogiochi.
Quindi, in uno di questi capitoli ho fatto una rilettura alchemica del percorso di Anri all’interno di Dark Souls 3. Precisiamo anche che questo è un video divulgativo per YouTube, quindi andiamo un po’ a semplificare, anche da un punto di vista dell’alchimia. C’è dietro una tradizione molto lunga, molto complessa, spesso poco capita, quindi andremo ovviamente a prenderla in un’ottica piuttosto generale. Poi ripeto, se volete saperne di più prendete il libro. Ci sono tutti i riferimenti bibliografici, letture ulteriori che potete andare a vedere.
Innanzitutto noi abbiamo appunto tre personaggi tre primi personaggi che entrano in gioco in quest’ottica, in questo discorso di trasmutazione alchemica. Uno è il protagonista, quindi il nostro eletto, il personaggio che noi andiamo a controllare: il Chosen One. Poi abbiamo Anri e Horace.
Horace è caratterizzato dal mutismo. Non parla. Già questo è significativo. Ci sono anche tutta una serie di testi della tradizione alchemica legati a tale elemento. Lui e soprattutto Anri pensateli in un’ottica metaforica, legata alla trasmutazione dei metalli. Poi, in realtà, la trasmutazione dei metalli ha a sua volta a che fare simbolicamente con tutta un’altra serie di tramutazioni, di cambiamenti. Ma, ripeto, non è la sede per approfondire il discorso.
Comunque, in effetti, quando noi conosciamo Anri per la prima volta lo troviamo già abbastanza “minerale” nelle sue caratteristiche. Perché ha un’armatura, è seduto su una roccia, in un paesaggio a sua volta roccioso, dove appunto questo elemento prevale sulla vegetazione circostante.
Altra cosa: andate a fare caso anche ai colori. Questa componente cromatica che fa parte del processo Alchemico. Se ci pensate queste sono le tre fasi classiche che forse avrete anche sentito nominare: la nigredo l’albedo e la rubedo.
Qui abbiamo però un colore precedente che è il blu. Si parte dal blu perché appunto sono le sentinelle Blu. Anri e Horace fanno parte di questa covenant, di questo gruppo legato a questo colore. Un colore che generalmente, guarda un po’ il caso, in effetti precede o è contemporaneo a quello che è il nero, sempre in ottica alchemica.
Quindi iniziamo già a vedere dei parallelismi interessanti. Poi uno potrebbe anche fare questa domanda: tutto questo è voluto? In realtà penso di no. O meglio, non ci sono dichiarazioni di Miyazaki a riguardo. Quindi, che tutto ciò che dirò sia effettivamente voluto probabilmente no… che ci siano però state degli influssi, dei pensieri, probabilmente sì. Perché comunque è anche piuttosto noto ormai delle letture di Hidetaka Miyazaki che ha attinto a tutta una serie di tradizioni occidentali, in modo un po’ sparso, un po’ sparpagliato.
Il fatto che lui da giovane, da bambino, aveva questo interesse per tutta una serie di letture che non capiva fino in fondo, anche per la questione della barriera linguistica. E quindi appunto ne attingeva dei tasselli, dei segmenti, e poi andava a ricostruire un senso più ampio. Se vi ricorda qualcosa e state pensando a come funzionano Dark Souls e dintorni… Esatto è proprio quello, è proprio quella stessa modalità di approccio alla questione.
Quindi probabilmente ci sono state delle delle suggestioni, dei tasselli che poi ha ricombinato in un modo suo. Per cui, di nuovo, ci sono degli elementi di fascinazione, che rivelano comunque la ricchezza dei legami che noi possiamo fare emergere da un videogioco come questo.
Possiamo prendere un testo che è piuttosto interessante di Giuseppe Sermonti, che ha scritto un libro sulle sulle fiabe, una rilettura alchemica delle fiabe (Fiabe del sottosuolo) e lui parla di questa figura della “bambina”. Qui la bambina corrisponderebbe al nostro Anri.
Ora, Sermonti dice anche che la “bambina” non è necessariamente una femmina, non è necessariamente una bimba. Può essere anche una figura adulta, però usa questo termine per indicare questo stadio nascente della materia, della sua trasformazione.
Una “bambina” che è anche a rischio, sempre anche qui in un’ottica fiabesca, di essere mangiata, di essere divorata dal’Orco. L’Orco delle fiabe. Se pensate ce ne sono di tutti i generi, grandi divoratori di bambine e bambini dall’Orco di Pollicino, di Puccettino e tutta un’altra serie di figure. E anche qui in Dark Souls 3 in effetti abbiamo un orco. Più di uno in realtà, però quello che viene immediatamente in mente è il nostro Aldrich.
Aldrich è l’Orco della situazione, da cui Anri e Horace erano scappati eccetera eccetera. Sempre ne Le nuove anime oscure c’è anche un capitolo su Aldrich. in cui si spiega perché questo personaggio, meglio di tanti altri, va a rappresentare quella che potremmo definire la morale dei Souls.
Quindi c’è appunto un “Orco”. Il nostro Orco è Aldrich. Poi ci sono i “maghi”. Sempre nell’ottica di Sermonti, quando lui parla di come nelle fiabe si possano fare delle riletture alchemiche ci sono i “maghi”, che si affiancano alla “bambina”. Quindi i maghi sono responsabili del cambiamento.
Qui in Dark Souls 3 i responsabili del cambiamento per Anri sono potenzialmente due. Aggiungiamo sempre anche il termine “potenzialmente”, perché in base alle scelte che uno va a fare all’interno di Dark Souls 3 possono cambiare alcune cose. Volendo uno potrebbe anche non portare avanti questa storia: ammazzate subito Anri e fine della questione.
Però, tornando ai “maghi”, ne abbiamo due. Il Chosen One e/o a seconda punto dei casi Yuria. Qui abbiamo già uno schema piuttosto interessante. Ricordiamoci anche questo elemento di genere: se il nostro protagonista è un maschio, allora Anri è una femmina e viceversa. Questo perché, anche qui, c’è il discorso del matrimonio alchemico come unione degli opposti. Sole/Luna, maschile/femminile, re/regina che però appunto sono in una chiave simbolica.
Quindi c’è un forte senso di simbolismo. Il loro non è un matrimonio carnale ma un matrimonio mistico. Un matrimonio che ha tutta una sua simbologia. Quindi è chiaro che siano appunto legati a questi due generi.
In che modo bisogna avviare il nostro o la nostra Anri alla trasformazione? Attraverso l’operato del Chosen One in qualità di “mago”, quindi di addetto al cambiamento, alla trasmutazione della materia. Bisogna trovare quella che è la Nigredo. Quindi prima eravamo legati al blu, che è un colore embrionale, un colore di presentazione, un colore giovane per tanti aspetti. Anche questo è interessante, possiamo dirlo come curiosità, se andiamo a vedere il passato non c’era concettualmente il blu in tutta una serie di tradizioni, di popoli, di lingue. Se ci pensate, anche i poemi omerici hanno il mare colore del vino. Non è blu. Anche questo è interessante, anche se ci porta un attimino fuori dal nostro discorso.
Comunque, nigredo, cioè il più nero del nero. Anche definita la “testa di corvo”. Cosa c’è di di più nero del nero in ? L’Abisso. Uno potrebbe pensare che troviamo questa cosa nella cattedrale di Aldrich, ma in realtà c’è da fare un altro passaggio, prima. Quindi dobbiamo superare dei guardiani della soglia (per prendere un elemento narratologico) dell’Abisso. Bisogna allora andare nelle catacombe di Carthus. Che tra l’altro si trovano sopra a quella parte magmatica (il Lago Ardente) che se vogliamo ha un corrispettivo alchemico. Perché è come la fiamma sotto l’atanor, sotto il forno alchemico. Quindi si possono trovare tutta una serie di parallelismi anche da questo punto di vista.
E lì oltre le catacombe abbiamo quella che è la battaglia con il Signore supremo Wolnir, che tra l’altro – anche qui, notate – era chiuso in un calice. E il calice potrebbe nuovamente indicare l’atanor o qualcosa di simile. Il Signore supremo Wolnir è un re, è un sovrano del passato. Ha vari elementi di regalità. Quindi, anche qui, che cos’è? Il “re vecchio”. Anzi, il “vecchio tiranno”, precisamente, che deve morire. Di nuovo, stiamo parlando in termini simbolici. Deve morire per far sì che la materia abbia il suo cambiamento. Questa “tirannia” per esempio è lo zolfo volgare o qualcosa di simile.
Comunque, le componenti residuali della materia vengono meno durante il processo Alchemico E un’altra cosa che viene meno sono le impurità. Ora, sempre in termini simbolici, quali sono le impurità che Anri si lascia dietro più o meno in questo punto? Horace.
Quindi via, ce lo togliamo di torno. Horace rappresenta appunto queste impurità della materia che rimangono indietro. Anri deve lasciarle alle spalle. Qui si trova, tra l’altro il nostro personaggio inghiottito in quelle che sono le tenebre delle catacombe, che sono anche poi tenebre dell’anima. Quindi un momento molto sconfortante, problematico, che però è una tappa necessaria perché questa nostra fase è funzionale a quella che è la trasformazione alchemica.
Ed è poi tempo di giungere a quella che una fase di di trasformazione legata un elemento che – guarda caso – è l’argento. E l’argento è un metallo per tante ragioni lunare. E guarda caso dov’è che usciamo dopo la lotta con Wolnir? A Irithyll, sotto la luna.
Anche qui seguiranno tutta una serie di trasformazioni. Poi ci saranno le altre due fasi del processo alchemico che ho trattato nel libro. Qui ci tenevo a farvi almeno una prima bozza sull’inizio del processo, poi non vado sulla parte successiva che è trattata nel libro Le nuove anime oscure. Però abbiamo già anticipato anche alcuni elementi come il matrimonio alchemico.